Filmmaker: Biancamaria Savo
Musiche inedite: Roberto de Masi, Enzo Marcone
Con: Maria Claudia Marra
Core mio è un lavoro video dedicato alla terra del Parco Nazionale del Cilento, Monti Alburni e Vallo di Diano. Esso è ispirato alla leggenda della dea Cilens, da cui potrebbe derivare il nome Cilento. Questa lettura alternativa mi ha indotto ad esplorare la leggenda della divinità femminile etrusca e la sua
connotazione ideologica e culturale. Il video inizia proprio con il suggestivo schiudersi di una tenda
velata che, come uno scrigno, nasconde al suo interno tutto un mondo da scoprire. È la dea Cilens che ci accompagna alla scoperta della sua terra, mostrandoci la natura incontaminata e i borghi più antichi. Si dice che lei sia la protettrice dei passaggi fra luce ed ombra, giorno e notte e viceversa, e si mostri proprio durante questi avvenimenti: all’alba, al tramonto, al sopraggiungere delle tenebre. La
bivalenza simbolica della divinità ci affascina perché si riflette bene nella sua terra in cui coesistono paesaggi molto diversi fra loro, in cui le albe e i tramonti sembrano essere portavoci di un’entità superiore. In base a questa simbologia ho deciso, inoltre, di raccontare il suo cammino mostrando
alcuni degli archi presenti nei luoghi ripresi: i suoi passaggi nei pressi di questi elementi architettonici sono importanti in quanto simboleggiano la sua identità divina associata alle fasi temporali demarcando così antichi confini fisici, che all’epoca venivano spesso rappresentati da maestose porte costruite proprio sotto questi archi. Vediamo questi ultimi in diverse epoche storiche: dai più antichi
archi a tutto sesto dell’antica Grecia, presenti nel parco archeologico di Elea-Velia, fino a quelli medievali. È stata una mia priorità mostrare proprio quelli presenti nell’antica Elea perché probabilmente questi furono i primi archi a tutto sesto mai concepiti.
In Cilento il tempo è un concetto su cui riflettere: esso si dilata e ti avvolge tanto da non riuscire a sopraffarti con il suo incessante scorrere e si diventa finalmente padroni della propria libertà abbandonandosi completamente in un profondo respiro.
La Dea ripercorre alcuni luoghi della sua memoria perché profondamente fiera della sua terra e la musica che l’accompagna ci racconta una storia d’amore passionale e delicatissima. Una colonna sonora realizzata per questa terra e la sua divinità.
Il suo è un viaggio spirituale, il vento la trasporta attraverso luoghi che, in Cilento, sembrano comunicare fra loro attraverso delle bellissime eco.
Le terre si confondono fra di loro: il mare diventa montagna e la montagna diventa borgo, e tutto alla fine si immerge nella quiete della notte.
Luoghi e Comuni ripresi nel Video
Il monte Cervati;
Comune di Sanza;
L’antico borgo di San Severino di Centola;
Marina di Camerota;
Il parco Archeologico di Elea-Velia (In allegato alla presente l’autorizzazione delle autorità competenti
per le riprese);
Comune di Felitto, il suo borgo antico e le Gole del Calore.